La sesta edizione del Festival dello Spazio di Busalla si è svolta secondo il programma nei giorni 30 giugno-3 luglio 2022 a Villa Borzino.  Con più di cinquanta relatori intervenuti del corso della quattro giornate si può ben dire che è stata un’edizione particolarmente densa di argomenti e di eventi.  Anche l’edizione 2022 del Festival dello Spazio ha fedelmente interpretato il suo mandato culturale di raccontare l’avventura spaziale nei suoi tre momenti chiave: esplorare, conoscere, utilizzare.

La sessione “Spacebook” del 30 giugno ha fatto notizia per la partecipazione tra gli altri di Amalia Finzi, un personaggio molto importante e carismatico della storia dello Spazio Italiano.

Alla sessione inaugurale della mattina del 1° luglio ha visto la partecipazione del sindaco metropolitano Marco Bucci, dell’assessore Ilaria Cavo della Giunta delle Regione Liguria e del prorettore dell’Università di Genova Nicoletta Dacrema.

Nicoletta Viziano, vicepresidende della Fondazione Compagnia di San Paolo ha portato  il saluto della Fondazione, sponsor “storico” del Festival.

Alcuni riconoscimenti speciali.

Un momento “quasi solenne” fu la consegna di due oggetti che volarono a bordo dello Shuttle Atlantis con Franco Malerba nella sua missione STS46 del 1992.

 

  • a Marco Bucci una piccola bandiera italiana, inquadrata in un collage di foto della missione STS46
  • a Roberto Riccardi, generoso sponsor del Festival dalla sua prima edizione una  medaglia d’argento memento della missione spaziale. La consegna della medaglia è di Marie Aude Malerba
La Space Economy

Alla successiva sessione degli “stakeholder” della Space Economy sono convenuti in presenza i rappresentanti di ESA, EUSPA, ASI, Arinespace (da Parigi, Praga e Roma), dialogando con i portavoce delle principali industrie spaziali italiane (TAS-Italia, Leonardo, RINA), il rettore del  Politecnico di Torino Guido Saracco assieme hanno potuto disegnare il “Grande quadro dell’opportunità eccezionale della ricerca e della nuova economia spaziale” come introduzione a tre panel del pomeriggio in cui diversi rappresentanti delle PMI hanno presentato le loro opinioni e progetti in ambito New Space Economy. C’erano anche rappresentanti di Startup e VC Fund.

Uno di questi Pannelli era dedicato alle imprese del SIIT (Sistemi Intelligenti Integrati – Distretto tecnologico genovese) con Remo Pertica, presidente, in presenza.

Il cibo nello spazio per astronauti sempre più lontani da terra.

La giornata del 2 luglio era dedicata al tema scientifico del cibo nello spazio per gli astronauti lontani.    Il cibo del menu della Stazione Spaziale Internazionale oggi in orbita terrestre è portato da terra, con altrettanti moduli-cargo, perché la Stazione Spaziale è relativamente vicina, a “soli 400 chilometri” di quota, ma la realizzazione di missioni abitate molto distanti sarà subordinata alla messa a punto di produzioni di cibo “in situ” autosufficienti, per la salute e il benessere, sia fisico che psicologico, degli astronauti.

Si dovrà in buona sostanza ricreare artificialmente un ecosistema che imita l’ambiente terrestre, ove le piante producono cibo e ossigeno per gli astronauti e questi ricambiano producendo anidride carbonica e rifiuti riciclati a bordo come fertilizzanti.  Hanno portato il loro contributo di conoscenze ricercatori dell’Accademia e dell’Industria da diversi angoli visuali: l’impatto sulla crescita delle piante della gravità ridotta sulla Luna o dell’assenza di peso in orbita, la sindrome dell’astronauta stressato dagli impegni, dai rischi inerenti al loro mestiere e dalla mancanza di esercizio fisico.

NOLLYWOOD: Mai andare al cinema con un fisico

 

La fantascienza anticipa con qualche approssimazione ciò che la tecnologia ancora non sa fare e Luca Perri – fisico e talentuoso divulgatore – ci ha offerto al Festival una delle sue conferenze spettacolo “Nollywood, mai andare al cinema con un fisico”, ovvero una critica graffiante e divertente degli errori di fisica fondamentale di alcuni film fantascientifici di successo. 

Premiazione del concorso “Iinerari Spaziali”

Anche l’edizione 2022 del Festival dello Spazio ha finanziato il bando che coinvolge studenti dottorandi e giovani ricercatori in un concorso a premio per il miglior elaborato interdisciplinare su tema spaziale; quest’anno il tema proposto era “Itinerari Spaziali: Aspetti scientifici, psicologici e culturali delle missioni umane nello Spazio extraterrestre”.

Sono stati premiati i tre giovani studiosi i cui elaborati sono risultati i migliori da una giuria di esperti composta da tre personalità del mondo della cultura: Giuseppe Tanzella-Nitti, professore di teologia, Marco Aime, professore di Antropologia e Giancarlo Genta, professore di meccanica spaziale e autore di libri di fantascienza.   

Le Mostre spaziali del Festival 2022

Nel capitolo “mostre” il Festival dello spazio ha proposto ai visitatori il tema della “Terra vista dallo spazio” con una serie di fotografie scattate dagli astronauti di luoghi noti e di luoghi sconosciuti del nostro pianeta; ognuna di queste immagini porta con sé un messaggio, induce ad una riflessione ora sul luogo di un fenomeno naturale singolare ora su un’attività antropica di notevole impatto ambientale. L’Istituto Italiano di tecnologia ha presentato un robot-crawler, particolrmente adatto per terreni “spaziali”.  Per i più piccoli, “dai 6 anni in su”, è stato allestito in una sala di Villa Borzino un grande tavolo “lunare” a fare da ambientazione della nuova linea di costruzioni spaziali LEGO®: il Rover lunare, la Stazione spaziale lunare Lego city, la Base di ricerca lunare e il Centro spaziale.  L’allestimento lunare è diventato un angolo di attrazione particolare per selfie e foto ricordo.

 

  • Olio EVOO nello spazio

Prendendo le mosse dal tema del cibo nello spazio, il Festival dello Spazio 2022 ha dedicato una sessione all’olio extravergine d’oliva, un vanto ligure, perché nel palinsesto di sperimentazioni che Samantha Cristoforetti sta realizzando sulla Stazione Spaziale c’è anche la valutazione di quattro oli EVO italiani, di diverso profilo sensoriale, accomunati da un alto contenuto di antiossidanti naturali, molto utili a chi è sottoposto a intenso stress psico-fisico.     A Villa Borzino una sala era attrezzata per assaggiare gli olii italiani “spaziali” con la guida di espertissimi “assaggiatori” di Unaprol.

 

  • Un libro sul cibo nello spazio

Il cibo degli astronauti è diventato un tema di ricerca sempre più gettonato in questi anni in cui si prepara il ritorno sulla Luna e ci si misura con tecnologie che potranno consentirci non solo di raggiungere il suolo lunare, ma soprattutto di creare le condizioni per vivere e lavorare su quel suolo inmodo sostenibile.

Che si possa arrivare sulla Luna lo si è già dimostrato più di mezzo secolo fa, ma mettere in piedi una logistica che renda possibile la permanenza di esseri viventi in basi lunari – mettendo a punto nuove strategie di sopravvivenza in luoghi così ostili per la mancanza di risorse basilari come l’aria e il cibo – è la nuova grande sfida dell’esplorazione.